Suffissi internet liberi a partire dal 2009. È la nuova rivoluzione dell’Icann, la società internazionale che assegna numeri e nomi identificativi sul web. Domani dovrebbe decidere di cambiare le attuali regole di registrazione. Oggi, infatti, le estensioni dei domini internet, ossia le lettere dopo l’ultimo punto (“.us”, “.uk” ecc.), sono stabilite su base geografica (“.fr” per la Francia), commerciale (.com), no profit (.org) o tematiche della rete (.net).
In Italia esiste il Registro italiano dei nomi a dominio, l’organismo dell’Istituto di informatica del Cnr di Pisa, che assegna i domini “.it”. Le nuove regole invece prevedono più libertà: sarà possibile creare nuovi suffissi internazionali, utilizzare i nomi aziendali (“.ebay”; “.adidas”) e di città (“.milano”, “.roma”) o creare nomi nuovi.
Quindi spazio alla fantasia, perché “.mariorossi” o “.gelato” saranno consentiti. Inoltre, sarà possibile utilizzare gli altri alfabeti: Russia e Bulgaria hanno chiesto l’uso del cirillico nei domini.
Freme, intanto, l’industria del porno, che attende da anni il suffisso “.xxx”, annunciato nel 2007 e poi rigettato. Quindi massima libertà, anche se ci sarà una commissione che bloccherà un dominio per “ragioni morali o di ordine pubblico”, hanno assicurato i vertici Icann.
Ma la libertà si paga: nei siti specializzati si vocifera che una nuova estensione potrebbe costare fino a 50.000 dollari. Una cifra verosimile, visto che per il nuovo sistema l’Icann ha investito 10 milioni di dollari. |